BEATO PADRE GETANO ERRICO SANTO . IL SANTO DA SECONDIGLIANO.


Napoli ha un nuovo Santo, PADRE GAETANO ERRICO, il prete dei poveri di SECONDIGLIANO è stato santificato ieri domenica 12 ottobre a Roma da Papa Benedetto XVI alle ore 10.00.
Un evento reso ancora più importante perchè si tratta del primo parroco napoletano ad essere elevato all'onore degli altari.
Errico nacque a Secondigliano, periferia nord di Napoli, il 19 ottobre 1791, e vi morì il 29 ottobre 1860. Figlio di un maccaronaio, terzo di nove figli, fu messo subito a lavorare per aiutare la famiglia. Poi riuscì a entrare nel seminario arcivescovile di Napoli, nel settore detto dei "diocesani", perché non poteva pagarsi la retta di soggiorno. Così ogni giorno compiva a piedi 16 chilometri, cioè il tragitto dalla casa al seminario e viceversa. Brillantissimo negli studi, rifiutò la carriera universitaria per mettersi a esclusivo servizio delle anime, come sacerdote. Fu consacrato prete dal cardinale Raffo Scilla, grande difensore dell'autorità del Papa, del quale imiterà l'obbedienza e la devozione al successore di Pietro.
Padre Gaetano aveva imparato presto a conoscere il cuore dell'uomo: camminando tra gente che dalla miseria materiale era condotta alla miseria morale; visitando i malati terminali nell'ospedale napoletano degli "Incurabili", avvicinandosi alla disperazione dei carcerati. Soprattutto don Gaetano fu confessore a tutte le ore del giorno e della notte, fin sul letto di morte. E confessore in tempi in cui il giansenismo allontanava l'uomo dalla misericordia di Dio. Ma fu anche un consigliere spirituale ricercato dai cardinali arcivescovi di Napoli, dal re Ferdinando che gli concesse l'ingresso a corte a tutte le ore; e a lui si rivolgevano uomini di governo, ma soprattutto, e di questo egli era gioioso, gli stavano accanto i poveri e quanti avevano bisogno di una guida sicura. A tutti ripeteva: «Restate molto di più ai piedi di Gesù Sacramentato che ai piedi del confessore».
Padre Gaetano è oggi ricordato anche come predicatore instancabile. Il suo modello fu quell'altro santo partenopeo che è Alfonso Maria dé Liguori, già suo modello come confessore e suo ispiratore nella fondazione della nuova famiglia religiosa. Perciò Errico farà della predicazione una vera evangelizzazione permanente e a questo impegno essenziale per la formazione di coscienze cristiane chiamerà i suoi missionari.
In quel contesto la nuova Congregazione si collocò nella Chiesa e nel tempo come profezia della misericordia di Dio. Perciò Padre Gaetano la chiamerà «Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria». E sarà poi scritto nelle costituzioni della nuova famiglia religiosa: «Questa Congregazione, militando sotto il vessillo glorioso dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, è in special modo dedicata a così nobile scopo; ed ha perciò, per suo fine primario, di consacrare fatiche, studi, stenti e la vita stessa per far conoscere ai popoli tutti l'ardentissimo amore di essi Sacri Cuori verso di loro, e per accendere nei loro cuori il fuoco del divino amore, al qual fine si indirizzano tutte le opere dell'apostolico ministero».
Padre Gaetano, sull'esempio del cardinale Scilla, fu obbediente al Papa, ai vescovi e alla Chiesa in tempi in cui le vicende politiche e sociali tendevano a minare alla base il senso stesso dell'ubbidienza cristiana. Il messaggio che il nuovo Beato rivolge alla Chiesa, a partire dai suoi Missionari dei Sacri Cuori, è quello di una vita fortemente e gioiosamente impegnata nella santità, e questa come condizione ordinaria. Proprio come ha ribadito il Papa nel programma dato alla Chiesa che entra nel Terzo millennio.

UN BACIO DA NONNA NENNELLA.

UN BACIO DA NONNA NENNELLA E BUONA PASQUA A TUTTI.

Germano Mncone è volato in cielo!!!

Nella notte tra il 13 e 14 febbraio 2008 il grande gatto Germano detto Mncone è stato vittima di un'aggressione da parte di cani randagi ed non c'è l'ha fatta. Amico fidato di Nonna Nennella, la faceva compagnia da sempre, quasi una quindicina d'anni. Già scampato alla morte sempre per un'analoga situazione nel 2000, si riprese miracolosamente dopo le cure opportune e con l'affetto di Nonna Nennella. La sua età lo portava ad essere molto pigro, infatti era definito un micio "chiatto" per la sua lentezza e pigrizia. Nello stesso tempo era soprannominato "Mncone" per le sue qualità di frugare ovunque pur di riuscire a conquistare uno spuntino fuori orario. Amante dei "wurstel" e dei pezzetti di panettone, mangiava a tutte le ore. Tranquillo e spensierato dedicava la maggior parte delle sue giornate al suo hobby preferito : dormire. Spesso si prestava a simpaticissimi video che ad oggi sono molto gettonati in rete. Ora è la lassù in cielo!!! Ci mancherai! Germano Mncone che DIO ti benedica.











LA STORIA DELLA NONNA NENNELLA.

La Grande Nonna Nennella (nome di battesimo Giuseppina) nasce nel 1923 a Napoli, precisamente a Secondigliano (dove tutt’oggi vive).
E’ la prima di 6 figli di una famiglia di contadini, mestiere che le è stato tramandato fin dalla tenera età di 10 anni da quando ha iniziato a zappare la terra con i genitori.
Mestiere che le ha dato la
possibilità di poter sopravvivere alla fame e alla miseria del periodo della guerra.
Le difficoltà dell’epoca non
offrivano altro che lavorare la campagna, allevare bestiame e provare a rivendere ciò che la terra offriva.
Infatti la scuola era un lusso,
quindi è riuscita a frequentare fino la III elementare.
Coltivava la campagna anche durante i bombardamenti
tedeschi e spesso si rifugiava con la famiglia in ricoveri d’emergenza nelle vicinanze di Secondigliano.
Ha veramente sofferto la fame
ed ha conosciuto il volto della miseria e della fatica.
Si sposa ne ’52, anche lo sposo
contadino, e hanno due figli.
Nel ’67 si ritrova a trascorrere 2 mesi all’ospedale Cardarelli perché investita da un’auto
pirata mentre consegnava il latte che lei stesso mungeva. Dopo di chè, per grazia di Dio, si riprese e continuò la sua vita da contadina.
Diventa vedova nel ’88 e la sua voglia di lavorare la campagna
non tramonta mai.
Attualmente, la sua tenera età si fa sentire e prova a riposarsi sempre in campagna con le
galline che fanno le uova per la famiglia, due chiacchiere con le sorelle e i nipoti, qualche canzone di "Giggione e Jo Donatello" (è una grande fan), ma soprattutto amando gli animali (basta una sua parola e come per magia arrivano 15/16 gatti da ovunque).


Ma il suo preferito e fidato amico è il gatto “Germano” detto anche “Mncone” per la sua abilità raccimolare cibo di nascosto.

ED ORA, TUTTI I SUOI VIDEO!!! LASCIATE I VOSTRI COMMENTI.

I Proverbi dei 12 Mesi dell'Anno. Nonna Nennella.

I proverbi dei 12 mesi dell'anno raccontanti dalla mitica Nonna Nennella. Grande!!


La Canzone del Piave. Nonna Nennella.

La storica Canzone del Piave interpretata dalla mitica Nonna Nennella.

LE ZEPPOLINE DI NONNA NENNELLA.

ECCO LA MITICA NONNA NENNELLA MENTRE PREPARA LE ZEPPOLINE FRITTE! TUTTO ARTIGIANALMENTE, CON I CARBONI E LA PADELLINA. GRANDE!! VOTIAMOLA TUTTI!!!

LA MITICA NONNA NENNELLA ACCENDE LA BRACE.

LA MITICA NONNA NENNELA CHE ACCENDE LA BRACE PER PREPARARE LA PRIMA BRACIATA DI CARNE DEL 2007.VOTIAMOLA!!!! E' MITICA!!!!

I° parte. NONNA NENNELLA CON "GERMANO"

LA MITICA NONNA CON IL SUO AMICO GATTO. SEGUACE INSEPARABILE. VOTIAMOLA TUTTI.

II° parte. NONNA NENNELLA CON "GERMANO"

CONTINUO DEL VIDEO DELLA MITICA NONNA CON IL SUO FIDATO AMICO GATTO GERMANO. GRANDE! VOTIAMOLA TUTTI! MITICO ANCHE GERMANO.

NONNA NENNELLA CON LA SUA AMICA GALLINA.

ECCOLA CON LA SUA MITICA AMICA GALLINELLA.

GATTINO & GERMANO detto MNCONE

La differenza tra un gattino giocherellone e un micio chiatto Germano detto Mncone.